La Cattedrale di Anversa accoglie per la prima volta un’opera d’arte contemporanea. È una scultura dell’artista belga Jan Fabre, che rappresenta la ricerca umana di un equilibrio tra materialità e spiritualità.
Nella Cattedrale di Nostra Signora di Anversa, si rinsalda l’antico sodalizio tra arte e Chiesa con l’esposizione permanente di The man who bears the cross, scultura bronzea dell’artista e performer belga Jan Fabre, nato proprio nella cittadina fiamminga nel 1958, la cui opera è appena entrata a far parte della collezione dell’istituto religioso.
Dopo essere stata esposta per la prima volta l’anno scorso in occasione della mostra The Spiritual Sceptic negli spazi della At The Gallery di Anversa, la scultura ha trovato collocazione in una delle navate della cattedrale gotica.
L’opera raffigura un uomo – la cui fisionomia ricorda quella dello stesso artista – che sorregge sul palmo della mano, in equilibrio precario, un’imponente crocifisso. “Crediamo in Dio o no? Quella croce è un simbolo di questa domanda”, spiega l’artista.
Unica opera di arte contemporanea nella cattedrale, tra capolavori pittorici e scultorei dell’antichità, The man who bears the cross rappresenta la ricerca di un possibile bilanciamento tra materialità e spiritualità, tra mondo terreno e dimensione divina.
In occasione dell’inaugurazione della scultura nella cattedrale è stato pubblicato il libro Jan Fabre: The Man Who Bears the Cross, in inglese, tedesco e francese. Mentre una versione in bronzo e cera sarà esposta, dal 20 novembre al 10 gennaio 2016, nella galleria dove l’originale ha esordito lo scorso anno.
Jan Fabre continua così a rafforzare il rapporto con la sua città natale, dove nel 1986 ha fondato la sua factory, un’ex manifattura diventata nel tempo meta di artisti internazionali.