Sino al 20 dicembre, alla Fabbrica del Vapore, il Nao Performing Festival presenta i lavori di giovani coreografi, insieme ad opere di autori affermati della scena internazionale.
Sino al 20 dicembre, alla Fabbrica del Vapore di Milano è in corso il Nao Performing Festival. Negli spazi del DiDstudio (sede della Compagnia Ariella Vidach – AiEP e centro di ricerca, produzione e formazione nell’ambito della danza contemporanea), giovani coreografi, italiani e stranieri, selezionati tramite bando, sono stati accolti per presentare i lavori sviluppati nel corso dell’anno e per ricevere consigli da artisti di compagnie consolidate e operatori del settore.
Realizzata con il sostegno di Comune di Milano, Regione Lombardia e MiBact, la sesta edizione del Nao Performing Festival alterna giovani autori ad artisti di fama internazionale; come Thomas Hauert (immagine in apertura), che presenta lo spettacolo (SWEET) (BITTER), e Matija Ferlin con Sad Sam Almost 6.
Al termine delle loro performance sono previsti un tavolo di discussione sull’esibizione e su tematiche relative al settore delle arti performative.
Per tutta la durata della quattro giorni, ci sarà spazio anche per le arti visive. Nello spazio Luigi Nono, adiacente al DiDstudio, sono state allestite le opere di due artisti: l’installazione sonora e tattile di Alessandro Perini, che riflette sulla relazione tra le opere manufatte e la natura del mare; e Illuminazioni Temporanee, progetto fotografico di Michela di Savino.
Inoltre, si conferma la collaborazione con Collettivo Daimon, tra i più attivi nel praticare e promuovere la danza Contact Improvisation; il gruppo presenta per l’occasione una jam session, aperta a danzatori e performer che desiderino confrontarsi con questa particolare disciplina.