Da qualche giorno, una ciclopica scala gonfiabile è comparsa nel cortile del palazzo fiorentino. La monumentale installazione è di Paola Pivi, che innesca un confronto inedito tra antico e contemporaneo.
Un oggetto “svuotato di qualsiasi funzione pratica, sovradimensionato, instabile, temporaneo, fuori contesto”: è la monumentale installazione Untitled (Project for Etchigo-Tsumari), commissionata e prodotta dalla Echigo-Tsumari Art Triennale in Giappone, che l’artista Paola Pivi ha piazzato nel cortile di Palazzo Strozzi a Firenze dallo scorso 11 dicembre.
La ciclopica – e chiaramente inutilizzabile – scala gonfiabile alta oltre 20 metri, giocosa e multicolorata come quelle costruzioni che si trovano nei parchi giochi per bambini, è messa a confronto con un’architettura del Rinascimento austera e composta come quella del palazzo storico fiorentino. In questo contesto l’opera diventa “lo strumento di una salita non più fisica ma metaforica dello sguardo e delle emozioni del pubblico”.
La modalità del “gigantismo”, non propriamente nuovissima, è qui declinata in una fattispecie inedita, nel confronto tra antico e contemporaneo, che innesca un evidente contrasto con la prospettiva simmetrica dell’architettura rinascimentale e i colori tenui e misurati della pietra e dell’intonaco del cortile.