A partire da sabato 5 dicembre, il LAC porta nella città svizzera una produzione diretta dal leggendario regista britannico. Ma non è tutto: altri tre spettacoli seguono nel programma del teatro ticinese, pensati per un pubblico davvero variegato per età e interessi.
Il teatro è di certo la più viva delle arti, dal momento che – prima ancora di scene e platee, costumi e scenografie – materia prima di uno spettacolo è il corpo dell’attore, la sua voce e la sua gestualità. Un principio che Peter Brook ha saputo elevare a cifra stilistica del suo lavoro, firmando la regia di una serie impressionante di produzioni in cui testi letterali e improvvisazione, eventi di fantasia ed emozioni reali hanno trovato un’eccezionale fusione.
A dimostrarlo, giunge al LAC di Lugano uno spettacolo diretto da Peter Brook, proprio questo fine settimana. Sabato 5 e domenica 6 dicembre andrà in scena The Valley of Astionishment, un viaggio compiuto dal regista britannico e da Marie-Hélène Estienne nella stessa mente umana. Protagonista Mrs. Costas, giornalista dotata di una memoria infinita che le permette di ricordare tutto, senza mai appuntare nulla. Eppure, quello che in apparenza sembra un dono si tramuterà in una sorta di colpa, costringendola a vivere un girone infernale popolato da medici ed esami, show televisivi e interrogativi inediti: come si può dimenticare?
Assolutamente fantastica sarà invece l’esperienza di Alice, in scena al Teatro Foce martedì 8 dicembre. Ispirato ai racconti di Lewis Carroll, lo spettacolo conduce bambini e famiglie alla fonte stessa del teatro: la potenza creatrice dell’immaginazione, che fa di un gioco “il” gioco, permettendoci di essere autori di quella grande storia che è la nostra vita.
Giovedì 10 e venerdì 11, sempre al Teatro Foce verranno invece riportati alla luce i ricordi di un’interà comunità: Prossima fermata Bellinzona ha visto impegnati i suoi autori per ben due anni, intenti a frugare negli archivi e tra i ricordi dei bellinzonesi. Cinque attori ticinesi, dunque, sono ora chiamati a raccontare un pezzo di storia che appartiene al territorio e ai suoi abitanti, utilizzando la ferrovia come “traccia” sulla quale costruire la narrazione.
Ultimo appuntamento di LuganoInScena da segnalare, Il prezzo – nella Sala Teatro LAC, sabato 12 e domenica 13 dicembre – porta in scena l’omonimo testo di Arthur Miller, lucida e amara fotografia delle conseguenze della crisi economica negli Stati Uniti, nel lontano 1929. Dal racconto di due fratelli, che si ritrovano dopo la morte del padre, emergono tutte le incomprensioni e le menzogne che la paura della perdita improvvisa del benessere può esercitare su chi si dibatte nella crisi. Prodotto dalla Compagnia Umberto Orsini, lo spettacolo vede tra i protagonisti anche Massimo Popolizio, talentuoso attore – anche cinematografico – già vincitore di molteplici premi teatrali.
[Immagine in apertura tratta da The Valley of Astionishment (P. Brook, M.H. Estienne) 2014. Immagine nell’articolo tratta da Prossima Fermata Bellinzona © Nikclick – TSB]