Negli spazi appena inaugurati della Fondazione Exclusiva, una collettiva apre una finestra sulla scena dell’arte cinese, tra tradizione e contemporaneità. E c’è anche Ai Weiwei.
La Fondazione Exclusiva ha battezzato la sua nuova sede in un’ex fonderia ristrutturata a Roma con Variationes, una mostra collettiva di artisti cinesi di diverse generazioni, tra affermati ed emergenti, sviluppata attorno ai temi della luce e del cambiamento.
Sino al 19 dicembre, l’esposizione presenta 23 opere di 12 artisti, tra cui figura anche Ai Weiwei, il più noto al pubblico occidentale. Linguaggi e media diversi dialogano e restituiscono una panoramica ampia sull’arte contemporanea cinese, le sue “variazioni” tra tradizioni millenarie – come la lavorazione della porcellana e della carta di riso – ed espressioni rappresentative del tempo presente o anticipatrici del futuro.
Dopo essere stata allestita all’Unicredit Pavilion di Milano e ora a Roma, la prossima primavera la mostra curata da Guido Mologni farà tappa a Shanghai. Mentre la Fondazione Exclusiva ha già in programma per il 2016 di dedicare altri eventi alla Cina e alla sua scena artistica.
[Immagine in apertura: Liu Jianhua, Container Series, 2014, porcellana, installazione, misura variabile. Foto: Massimo Camplone]