Londra celebra i 40 anni di musica e cultura “do it yourself” con un anno di eventi: tra concerti, conferenze, film, mostre ed esposizioni museali a tema.
“London calling to the faraway towns”, cantavano i Clash. Era il 1976 e in quello stesso anno i Sex Pistols pubblicavano il loro primo singolo Anarchy in the U.K. di quello che sarebbe rimasto il loro unico album, Never Mind the Bollocks.
Londra e il punk: un connubio perfetto che la città festeggerà tutto l’anno, in occasione dei quarant’anni dalla nascita di questo genere musicale dall’attitudine rozza, rumorosa, poco complessa, ribelle e diretta, mosso dalla logica del “tutti possono farlo”.
Reso famoso in Inghilterra dai già citati Clash e Sex Pistols e, negli Stati Uniti, da gruppi come The Stooges e Ramones.
Ma il punk è soprattutto un fenomeno culturale e di costume, se si pensa che il look di Johnny Rotten e compagni è stato costruito a tavolino dal manager musicale Malcolm McLaren nel negozio d’abbigliamento Sex di Londra, gestito con sua moglie, la stilista Vivienne Westwood.
Per tutti questi motivi, il sito Punk London sta promuovendo una serie di eventi per festeggiare l’anniversario del movimento. A partire da quello già avviato, in corso fino al 14 gennaio: il Resolution Festival al The 100 Club, in onore del 100 Club Punk Special che proprio qui si svolte nel ’76 e vide l’alternarsi di artisti del calibro di Joe Strummer e Sid Vicious.
Concerti, conferenze, film, mostre ed esposizioni museali a tema si susseguiranno per tutto il 2016, coinvolgendo varie istituzioni londinesi come il British Fashion Council, il British Film Institute, la British Library, il Design Museum.