Il primo trimestre 2016 di Trieste Contemporanea indaga il concetto del “limite” e le sue problematiche, attraverso un progetto speciale composto da cinque mostre e diversi eventi collaterali. Coinvolgendo artisti e autori di 8 Paesi.
Da oggi, sabato 9 gennaio, ha ufficialmente inizio a Trieste il progetto À la frontière – Old and New Borders in Europe: iniziativa a cura di Gabriella Cardazzo e Giuliana Carbi Jesurun che vede coinvolte diverse personalità italiane e straniere, in particolare provenienti dall’Europa centro-orientale.
Fino a marzo, 5 diverse mostre e un nutrito numero di iniziative collaterali – proiezioni, talk e concerti – si susseguiranno per riflettere attraverso le arti sul valore della frontiera e del “limite”, inteso non soltanto come confine tra Stati e popoli, opposto invece al concetto di cittadinanza.
Questo sabato verrà inaugurata la prima delle esposizione in programma, una mostra a due dell’artista e fotografo lituano Arturas Valiauga e del videomaker bosniaco residente in UK Samir Mehanović, attorno alla quale ruoteranno nel pomeriggio alcune importanti conversazioni.
A introdurre le opere sarà infatti una talk tra Samir Mehanović e Corrado Premuda nella quale l’artista presenterà il video Silent War in Beqaa Valley. L’opera è un documentario girato nel gennaio 2014 al confine tra Siria e Libano. Racconta la storia dei profughi dalla Siria e dei bambini che stanno lottando per ottenere un’istruzione adeguata ai confini instabili nella Beqaa Valley. Il lavoro fa parte della ricerca artistica del regista su come la comunità internazionale è in grado di proteggere i civili nelle zone di guerra.