La cantautrice africana Fatoumata Diawara reinventa i ritmi veloci e le melodie blues della sua ancestrale tradizione Wassoulou, attraverso una sensibilità istintivamente pop. Sarà in concerto al Monk di Roma.
Se Joan Baez e Joni Mitchell hanno creato l’archetipo, diverse generazioni di artiste – da Tracy Chapman a Laura Marling – lo hanno mantenuto vivo. Fatoumata Diawara si riappropria di questa immagine – quella della cantautrice, naturalmente – in maniera forte e personale, ma la colloca letteralmente in una nuova era, in un’altra cultura; conferendo una prospettiva decisamente africana al concetto.
Cresciuta in Mali e residente a Parigi, Fatou ha già conosciuto, a poco più di 30 anni, una gamma di esperienze fortissime: la lotta per le proprie ambizioni artistiche, i pregiudizi culturali verso le donne africane, il successo precoce come attrice. Dopo una rocambolesca fuga da Bamako a Parigi per unirsi alla compagnia teatrale francese Royale de Luxe, inizia la sua avventura musicale e stringe collaborazioni celebri: con Damon Albarn per il progetto Africa Express, poi con Herbie Hancock e ancora con Damon Albarn, Tony Allen e Flea come parte del progetto Rocket Juice & The Moon.
Artista unica nel suo genere, Fatoumata Diawara sarà in concerto venerdì 29 gennaio al Monk di Roma.