Il quotidiano francese Le Figaro ha annunciato il ritiro del grande coreografo svedese. Che, dopo un memorabile spettacolo a Parigi, dichiara di voler ritirare anche i suoi pezzi dal repertorio della danza mondiale...
A 70 anni, di cui 50 di onoratissima carriera, Mats Ek ha tutto il diritto di congedarsi dal mondo della danza. Non ne saranno felici i suoi fan e gli appassionati tutti, dal momento che il coreografo svedese ha dato a quest’arte un contributo straordinario, rivoluzionando la stessa concezione della danza: una disciplina sottesa innanzitutto a comunicare l’animo dei personaggi attraverso il loro corpo, a dispetto di qualsiasi considerazione sulla “purezza” del movimento.
Per questo, dopo un inizio come coreografo politicamente impegnato negli anni Settanta, a partire dalla riscrittura della Giselle (1982) Mats Ek introduce nella danza un repertorio gestuale tratto dalla quotidianità, dove gli elementi del corpo più caratterizzanti – volti, mani e piedi – acquisiscono un’espressività forte, a volte persino slegata dal resto del corpo. A dispetto di qualsiasi considerazione formale, le coreografie di Mats Ek sono belle perché significative, invece del contrario.
Tutto questo però rischia di divenire lettera morta. Dopo il memorabile spettacolo From Black to Blue, tenutosi dal 6 gennaio al Theatre des Champs Elysées di Parigi – presente sul palco la moglie e Musa del coreografo, Ana Laguna – Mats Ek ha dichiarato che, nel dire addio al mondo della danza, ha intenzione di portare con sé tutta la sua eredità artistica.
Questo potrebbe quindi essere l’ultimo spettacolo – che a maggior ragione si spera porterà in tour – del grande coreografo cui sarà possibile assistere dal vivo. L’autore ha infatti deciso di ritirare tutti I suoi pezzi dal repertorio delle varie compagnie che li portano in scena nel mondo: man mano che scadranno i diritti già concessi, è sua intenzione non cederli di nuovo.
Su internet è già un susseguirsi di petizioni e accorati appelli, affinché Mats Ek cambi idea in nome della “storia della danza”, si legge sulla pagina Facebook nata per perorare la causa. Riusciranno i tanti appassionati e addetti ai lavori nell’impresa di convincere l’artista a un ultimo gesto di magnanimità?
[Immagine in apertura: Ana Laguna e Mats Ek in Memory, coreografia di Mats Ek, al Fall for Dance Festival del 2007. Photo: © Stephanie Berger]