Lo splendido borgo in pietra, costruito da un eccentrico progettista e designer del Novecento, resta una meta imperdibile per gli amanti delle architetture surreali, nonché dell’incantevole paesaggio umbro...
È uno dei borghi più straordinari d’Italia e la sua affascinante storia è legata in maniera inscindibile a una vivace personalità artistica del secolo scorso. Costruita a Montegabbione, nel cuore più selvaggio dell’Umbria, la Scarzuola porta la firma di Tomaso Buzzi, celebre architetto della nobiltà novecentesca e direttore artistico della vetreria Venini di Murano nel secondo dopoguerra.
Fu proprio lui ad acquistare il terreno e il convento francescano che, fino al 1956, componevano La Scarzuola, decidendo di trasformarla in una sorta di “città ideale” – in equilibrio tra sogno e realtà – rimasta volutamente incompiuta. Ispirata al Parco dei Mostri di Bomarzo, al Vittoriale di D’Annunzio e ai visionari effetti ottici elaborati da Escher, la Scarzuola di Buzzi è un surreale capolavoro di pietra, tuttora visitabile.
Labirintiche scale, architetture antropomorfe, misteriosi simboli esoterici e massonici sono solo alcuni dettagli custoditi dall’incredibile borgo, che culmina in vere e proprie meraviglie costruttive come l’Acropoli e il suo Teatrum Mundi, dominato da un gigantesco occhio scolpito nella pietra che attira il visitatore in un intrigante gioco di riflessi.
[Immagine in apertura: foto di Luciano, fonte Flickr]