Il museo parigino intitolato al leggendario artista ottocentesco dedica un coinvolgente approfondimento al legame inscindibile tra Delacroix e l’arte antica, riferimento implicito in molti suoi capolavori.
Genio incontrastato della pittura ottocentesca francese, Eugène Delacroix ha saputo diventare un punto di riferimento per le successive generazioni di artisti grazie a uno stile unico, nel quale gli spunti più contemporanei e gli ideali del Romanticismo trovano una compiuta espressione grazie a fonti d’ispirazione “insospettabili”: le opere d’arte classica.
Fino al 7 marzo 2016, il museo parigino a lui intitolato – la cui sede, in rue de Fürstenberg, fu l’ultima abitazione dell’artista – accoglie una dettagliata rassegna incentrata sul noto interesse del pittore per i classici greco-romani.
Delacroix et l’antique riunisce una selezione di stampe, disegni, fotografie e dipinti che approfondiscono una passione nutrita dall’artista durante l’intero arco della propria carriera.
Nonostante l’incredibile amore per l’arte antica, Delacroix non ebbe occasione di ammirare dal vivo le vestigia del passato, preferendo a un viaggio in Italia o in Grecia l’osservazione dei capolavori ospitati in grandi musei come il Louvre, la Bibliothèque Royale e il British Museum. Furono le opere conservate in queste grandi istituzioni a ispirare i disegni e le litografie di Delacroix che ritraggono, per esempio, oggetti dell’epoca classica, come monete e manufatti.
Del resto, quando si trasferì in rue de Fürstenberg, nel 1857, il pittore decise di decorare la facciata dell’abitazione con alcune copie in gesso di sculture greche e romane, commissionate al laboratorio del Louvre, confermando la forza di una passione che lo accompagnò per tutta la vita.