A vent’anni dalle tragiche vicende della Bosnia-Erzegovina, la Fondazione Benetton ospita il suggestivo racconto fotografico realizzato da Luciano D’Angelo durante la sua permanenza oltreconfine.
Nonostante sia passato un ventennio dalla conclusione delle guerre balcaniche, il ricordo del terribile genocidio di Srebrenica resta inciso nella memoria collettiva. Il monito a non dimenticare le atrocità della Storia è alla base della mostra allestita, fino al 21 febbraio, nella sede della Fondazione Benetton a Treviso.
Dal 23 gennaio, tra le sale di Palazzo Bomben, prende vita Non dimenticare/Ne Zaboravi Srebrenica, l’emozionante rassegna di fotografie scattate da Luciano D’Angelo durante la sua permanenza nelle zone del conflitto.
Quaranta immagini – accompagnate dai testi di Edvige Ricci, presidente dell’Associazione Mila Donnambiente, e dello stesso fotografo – testimonieranno la vita di donne, uomini e giovani sopravvissuti al dramma e tutta la loro determinazione nel riprendere in mano le proprie esistenze. La mostra sarà inaugurata dall’incontro A vent’anni da Srebrenica. Donne europee in cammino: l’importanza di condividere la memoria, una toccante serie di testimonianze in chiave femminile.