La sede museale di Nizza intitolata al leggendario artista novecentesco sta per riaprire i battenti dopo quattro mesi di restauro. Donando nuova vitalità al suo prezioso patrimonio.
È terminata l’attesa, per la riapertura di uno dei musei monografici più famosi di Francia. Il 10 febbraio prossimo, il Musée National Marc Chagall (in apertura, nella foto di Rosino – fonte Flickr) accoglierà nuovamente gli appassionati del pittore bielorusso – ma naturalizzato francese – scomparso nel 1985.
Un restauro protrattosi per quattro mesi – finanziato dal Ministero della Cultura d’oltralpe – getterà nuova luce su museo e collezione, dando ulteriore risalto alla vivacità cromatica che caratterizza lo stile di Chagall. Inaugurato nel 1973 per volere dello stesso artista, il museo nacque come luogo di raccolta delle sue numerose opere a tema religioso, aprendosi poi anche al resto della produzione e arrivando a custodire quasi un migliaio di capolavori – tra dipinti, sculture e disegni.
Oltre a una serie di interventi sulla struttura dell’edificio – che garantiranno una migliore salvaguardia di tele e supporti dagli effetti della luce solare – la campagna di restauro ha interessato anche alcune opere della collezione, come ad esempio i cinque dipinti, particolarmente deteriorati, che compongono il celebre Cantico dei Cantici.
In attesa di Chagall et la musique, la grande mostra che, dal 5 marzo al 13 giugno, animerà la nuova stagione espositiva del museo, il Musée National Marc Chagall offrirà al pubblico un approfondimento sulla sua collezione dal titolo Histoire(s), che inaugurerà in occasione della riapertura del museo. La mostra punterà l’attenzione sulle opere dedicate alle storie della quotidianità e ai grandi eventi della Storia, letti attraverso l’attento e poetico sguardo di un artista ben consapevole del proprio tempo.