Nel 2017, spetterà a Pistoia l'onore di fregiarsi del titolo di Capitale italiana della cultura. La sua candidatura è risultata vincente grazie a un progetto caratterizzato da "gestione dell’area urbana, il rapporto con il territorio, l’apertura internazionale”.
La città toscana ha prevalso su Aquileia, Como, Ercolano, Parma, Pisa, Spoleto, Taranto e Terni, nella corsa al titolo di Capitale italiana della cultura per il 2017. Ad annunciarlo – specificando che “una sola città esce vincitrice, ma nessuna delle altre esce sconfitta. Abbiamo valutato molte candidature, e tutte avevano spunti notevoli di interesse, tali da meritare una promozione” – è stato il presidente della Giuria di selezione, Marco Cammelli, che lunedì 25 gennaio ha consegnato al Ministro dei beni culturali Dario Franceschini la busta che conteneva il nome della città designata.
Tre le categorie di elementi sulla base delle quali si è giunti alla scelta, come specificato dallo stesso Cammelli, sono stati valutati la modalità di presentazione del dossier stesso, oltre naturalmente alla qualità intrinseca del progetto e alla sua significatività rispetto al contesto socio-culturale; infine, per assicurare una corretta – e realistica – valorizzazione dell’area nel corso di un anno importante per la sua promozione, la Giuria ha tenuto cono della sostenibilità degli stessi obiettivi annunciati dalle città candidate.
Su queste basi, Pistoia ha prevalso – e qui le parole sono del ministro Franceschini – “per un ottimo mix di diversi elementi, dalla gestione dell’area urbana al rapporto con il territorio, il ricco sistema bibliotecario, l’apertura internazionale, la qualità delle partnership messe in campo a sostegno del progetto”.