Dentro i quadri di Salvador Dalí

7 Febbraio 2016


Walt Disney e Salvador Dalí si incontrarono la prima volta negli anni ’40, riconoscendosi imediatamente come due anime affini. Oggi, il Museo Salvator Dalí di St. Petersbourg – in Florida – trae spunto da questa amicizia per evidenziare i parallelismi presenti nel lavoro dei due artisti. Associando in mostra, per esempio, il fiabesco castello Disney con il padiglione Sogno di Venere che Dalì creò per l’Esposizione Universale del 1939.
Il percorso espositivo include inoltre il progetto di un corto animato a cui i due autori lavorarono congiuntamente, Destino, che solo di recente è stato completato dagli studi Disney.

Il pezzo forte dell’allestimento è però Dreams of Dalí: grazie all’Oculus Rift Headsets, un apparecchio tecnologico che si posiziona sulla testa e che coinvolge occhi e orecchie, lo spettatore è trasportato all’interno di un quadro di Dalí del 1935, intitolato Reminiscenza archeologica dell’Angelus di Millet.
Gli utenti possono muoversi all’interno del quadro, navigando in un ambiente tridimensionale: durante l’esperienza virtuale intervengono altri motivi ricorrenti nell’opera del pittore come formiche, elefanti, uccelli, e si può incontrare anche il suo telefono-aragosta.

Lo stesso museo, in precedenza, aveva proposto percorsi che analizzavano i rapporti tra Dalí e Warhol, o tra il surrealista catalano e Pablo Picasso. Se già in quelle occasioni si era registrato un record di visitatori, l’aspettativa stavolta – vista la popolarità di entrambi gli autori presenti e l’assoluta novità high-tech – è ancora più alta.