La Galleria Varsi ospita ‘Androidèi’, personale del torinese Pixelpancho che nel quartiere capitolino Primavalle sta per realizzare un nuovo murales.
Classe 1984, oltre 100.000 followers su Instagram e all’attivo già numerose mostre in gallerie e istituzioni culturali in Europa, Stati Uniti e Centro America, oltre a varie partecipazioni ai festival internazionali di street art: finalmente arriva a Roma, con un doppio intervento, Pixelpancho.
Gli spazi nella giovane e dinamica Galleria Varsi, nel centro storico della Capitale, stanno per essere reinventati e trasformati da Androidèi, la mostra personale, al via il 19 febbraio, nella quale saranno esposte 19 opere. Dipinti in acrilico su pannelli di legno, sketch, incisioni su carta e una scultura in gesso, ceramica e ferro sveleranno ai visitatori gli esiti di un possibile incontro tra robot e dèi, destinati a fondersi – almeno nell’immaginario dell’artista – in un’entità soprannaturale.
Inoltre, in occasione della sua permanenza a Roma, Pixelpancho, insieme al collettivo Muracci Nostri, ad altri artisti e realtà locali, si metterà all’opera per dare vita a un murales a Primavalle: un intervento per portare in periferia le suggestioni della street art.
[Immagine in apertura: Pixelpancho, La Caduta dell’Eore, 2016, acrilico su tavola, 200 x 150 cm]