Una delle più celebri coppie dell’arte italiana è in scena nella Capitale, con una grande rassegna intitolata a una collaborazione artistica e personale lunga cinquant’anni.
Professionalmente e umanamente, la coppia in mostra al Museo Macro di Roma è una delle più longeve nel panorama artistico italiano: a Marisa e Mario Merz la sede museale capitolina dedica l’omonima esposizione, allestita tra le sue sale fino al 12 giugno prossimo.
Insieme nella vita e nell’arte, Mario e Marisa Merz non separarono in alcun momento la loro quotidianità dall’impulso creativo, alimentando un costante scambio intellettuale. Fatta salva l’inalienabile autonomia del proprio lavoro, i due seppero condividere le loro fonti di ispirazione, realizzando una serie di opere a quattro mani.
La mostra romana raccoglie numerosi capolavori firmati da due artisti d’eccezione che, formatisi nell’ambito dell’Arte Povera, seppero far evolvere nel tempo due stili complementari. L’esposizione prende le mosse proprio dall’esperienza poverista, per allargare il campo allo stretto rapporto instauratosi tra Mario e Marisa Merz e la Capitale.
La spirale di Mario Merz progettata per i Fori Imperiali nel 2003 è esposta su una parete del museo, per la prima volta nella posizione verticale inizialmente progettata dall’artista, mentre l’intera esperienza romana di Marisa Merz è presentata al pubblico attraverso la documentazione del celebre fotografo Claudio Abate (sua l’immagine in apertura), che ne seguì mostre e interventi. Dalle opere in filo di rame e nylon fino alle sculture in cera, la mostra testimonia l’inarrestabile creatività di un’artista giunta alla soglia dei novant’anni.