Fino al 10 aprile, il museo fiorentino ospita 10 scatti frutto di due incontri a New York tra il fotografo Aurelio Amendola e il padre della Pop Art.
La Sala del Camino al Piano Nobile degli Uffizi fa da scenario alla mostra Andy Warhol fotografato da Aurelio Amendola. New York 1977 e 1986, un’occasione rara per un’incursione dell’arte del Novecento nel museo simbolo di Firenze.
Realizzate all’interno della Factory a New York a distanza di anni, i 10 scatti – 8 a colori e 2 in bianco e nero – sono opera di Aurelio Amendola, fotografo di fama internazionale che ha concentrato il suo percorso professionale sulla rappresentazione dell’arte, con particolare riguardo per la scultura. Celebri sono infatti i suoi affascinanti lavori che documentano il genio di maestri assoluti come Michelangelo, Donatello, Jacopo Della Quercia e Giovanni Pisano.
Amendola ha scelto di donare agli Uffizi due delle opere presentate nella rassegna – un ritratto di Warhol in penombra nel 1986, pochi mesi prima della sua morte, e uno scatto datato 1977 con un telefono in mano – sancendo di fatto l’ingresso dell’eclettica e talentuosa personalità dell’artista icona della Pop Art nella collezione permanente del museo.
A riguardo, il nuovo direttore Eike Schmidt ha commentato: “Con le donazioni dei ritratti di Warhol agli Uffizi vengono incrementate due sezioni delle Gallerie: quella dell’arte del Ventesimo secolo, e quello dei ritratti di artisti eseguiti da altri artisti, un genere questo strettamente connesso a quello dell’autoritratto vero e proprio, di cui gli Uffizi hanno la collezione più antica e più grande al mondo”.
[Immagine in apertura: Aurelio Amendola, Andy Warhol, The Factory – New York, 1977]