È in arrivo nella sale cinematografiche italiane l’avvincente documentario incentrato su un testo basilare per i cultori della settima arte: l’intervista tra il giovane Truffaut e il maestro del brivido.
A distanza di quasi 40 anni dalla morte di Alfred Hitchcock, l’apporto del leggendario regista alla cinematografia internazionale resta un imprescindibile caposaldo della settima arte. Eppure, la sua fama di cineasta impegnato e geniale non fu una conquista facile.
Ritenuto dalla sua epoca un “semplice” autore di film d’intrattenimento, Hitchcock fu definitivamente riconosciuto come un maestro del grande schermo anche grazie all’opera di un autore più giovane, e altrettanto talentuoso: François Truffaut.
Si deve a lui, infatti, la pubblicazione, nel 1966, de Il cinema secondo Hitchcock, un volume diventato ben presto una lettura obbligata per tutti gli amanti della settima arte. Frutto di una conversazione – durata oltre una settimana! – fra il cineasta parigino e il maestro inglese, il libro chiarì l’enorme valore delle pellicole hitchcockiane e la loro influenza sull’immaginario collettivo.
Oggi, l’importanza di quel dialogo è ribadita dal documentario Hitchcock / Truffaut, firmato da Kent Jones e in arrivo nelle sale cinematografiche italiane dal 4 al 6 aprile prossimi, distribuito da Cinema e Nexo Digital.
Grazie a preziosi materiali d’archivio – tra cui alcune registrazioni della conversazione – Jones ripercorre non solo la storia di un’intervista epocale, ma anche la solida amicizia che legò i due registi. A rendere il documentario ancora più avvincente contribuisce l’apporto di numerosi cineasti attuali (come Scorsese, Fincher e Kiyoshi Kurosawa), chiamati a dire la propria sulla tecnica e sullo stile di un indiscusso maestro.