Il 2016 saluta un’importante rassegna, intitolata alle affascinanti influenze che legano, fin dall’antichità, due culture complementari, quella egizia e quella mediterranea. Prima tappa della mostra itinerante al Museo Egizio di Torino.
L’attesa sta per finire: il già famoso progetto espositivo Egitto Pompei, presentato sul finire di febbraio dal Ministro Dario Franceschini, si accinge a diventare realtà. Dal 5 marzo, il Museo Egizio di Torino ospiterà la prima tappa di un’iniziativa itinerante, che punta a svelare i dettagli di un dialogo antico.
Nato dalla collaborazione fra tre prestigiose istituzioni italiane – il Museo Egizio di Torino, la Soprintendenza di Pompei e il Museo Archeologico Nazionale di Napoli – il progetto mira a valorizzare l’incredibile scambio di idee e immagini che, dal territorio del Nilo, hanno raggiunto le coste della Campania e si sono diffuse nel resto di Italia.
Attraverso un dettagliato accostamento tra i reperti di età faraonica e le opere del periodo ellenistico e imperiale, Egitto Pompei restituirà la trama di influenze tra due culture senza tempo. Per la prima tappa del progetto, il rinnovato museo torinese ospiterà la mostra Il Nilo a Pompei – Visioni d’Egitto nel mondo romano, creando un efficace ponte verso il secondo appuntamento della rassegna.
Dal 16 aprile, infatti, la Palestra Grande di Pompei farà da cornice a uno scenografico allestimento ispirato all’Egitto. La fase conclusiva dell’evento avrà luogo a Napoli, dove, dal 28 giugno, il Museo Archeologico Nazionale inaugurerà un nuovo percorso di visita delle collezioni permanenti, incentrato sulla diffusione in terra campana dei culti nati in Egitto. Dall’8 ottobre, inoltre, l’istituzione napoletana riaprirà al pubblico la collezione egizia.