Londra riscopre l’eredità artistica di Botticelli

2 Marzo 2016

2._Venus_after_Botticelli_2008_by_Xin_Yin_Guillaume_Duhamel._Private_collection_courtesy_Duhamel_Fine_Art_Paris

Autore di opere iconiche, Sandro Botticelli è stato ampiamente riscoperto a partire dal XIX secolo, dopo più di 300 anni di oblio. Il suo stile pittorico si è infatti rivelato determinante non solo per lo sviluppo della corrente dei Preraffaelliti, ma ha esteso la propria eco fornendo terreno fertile per alcuni dei più importanti interpreti del Novecento, tra cui Andy Warhol, il padre della Pop Art.

L’innovativa mostra Botticelli Reimagined, in programma dal 5 marzo al 3 luglio al Victoria and Albert Museum di Londra, mette in evidenza il successo riscosso dal pittore toscano e l’attualità della sua ricerca presso artisti attivi nell’Ottocento e nel Novecento.
In rassegna sono visibili 50 originali del Maestro del Rinascimento italiano, proposti eccezionalmente insieme ad opere di Dante Gabriel Rossetti, Edward Burne-Jones, William Morris, René Magritte, Elsa Schiaparelli, Cindy Sherman e di Andy Warhol. Dipinti, abiti, disegni, fotografie, ma anche arazzi, stampe, film e capi di abbigliamento selezionati per l’appuntamento londinese intendono offrire una lettura di ampio respiro delle modalità attraverso le quali artisti e designer si sono misurati con l’eredità di Botticelli, attingendo ai suoi canoni estetici.

Organizzata con la Gemäldegalerie –Staatliche Museen zu Berlin, prestigiosa istituzione tedesca che conserva una delle più significative collezioni di opere del pittore fiorentino al di fuori dei confini italiani, Botticelli Reimagined presenta un percorso espositivo strutturato in tre sezione tematiche ed è accompagnata da una serie di eventi di approfondimento.

[Immagine in apertura: Xin Yin, Venus after Botticelli, 2008, private collection, courtesy of Duhamel Fine Art, Paris]