Il mondo che cambia, raccontato dalla fotografia

18 Marzo 2016

Edward Burtynsky, Miniera a cielo aperto di Super Pit n. 1, Kalgoorlie, Australia Occidentale, 2007 © Edward Burtynsky, courtesy Nicholas Metivier Gallery, Toronto / Howard Greenberg Gallery, Bryce Wolkowitz Gallery, New York

È il futuro della Terra il filo conduttore della Fotofest 2016 Biennal, la prima e più longeva manifestazione dedicata all’arte fotografica negli Stati Uniti che, dal 1986, in sei settimane di apertura raccoglie una media di 250.000 visitatori, provenienti da oltre 35 Paesi.

Attraverso un fitto cartellone di mostre, proiezioni, anteprime, presentazioni di libri, programmi educativi e con la presenza di oltre 30 tra artisti internazionali, scienziati e esperti ambientali, quest’anno l’appuntamento intende esaminare le dinamiche del cambiamento climatico in corso su scala globale, cercando di offrire spunti per affrontarle in modo innovativo.

Il contributo di tutti gli autori interpellati, personaggi di spicco nel dibattito ambientale internazionale, va dunque inteso nell’ottica di ricerca di nuove forme di tutela e difesa delle risorse condivise. Tra le iniziative più attese di Chancing Circumstances: Looking at the Future of the Planet anche la presentazione dei lavori dell’artista canadese Edward Burtynsky e di tre fotografi di primo piano del National Geographic, quali David Doubilet, David Liittschwager e Joel Sartore.

[Immagine in apertura: Edward Burtynsky, Miniera a cielo aperto di Super Pit n. 1, Kalgoorlie, Australia Occidentale, 2007 © Edward Burtynsky, courtesy Nicholas Metivier Gallery, Toronto / Howard Greenberg Gallery, Bryce Wolkowitz Gallery, New York]