La Van Wassenhove House, abitazione in stile brutalista recentemente ristrutturata, è pronta ad accogliere appassionati di architettura e non solo per residenze di lungo periodo.
Porte aperte dal mese di aprile – e fino a ottobre – alla Van Wassenhove House, in Belgio: l’abitazione realizzata dall’architetto belga Juliaan Lampens nel 1974 sta per accogliere quanti ne faranno richiesta per un periodo di residenza.
Tardo esempio di architettura del movimento brutalista, la costruzione è riconoscibile per la qualità scultorea dei volumi e per l’abbondante ricorso al cemento grezzo; materiale impiegato in modo massiccio, in linea con i dettami della corrente di riferimento.
Ideata per l’insegnante di cui porta il nome, che la abitò da solo, la casa si presenta come un edificio introverso, progettato per favorire la riservatezza e uno sorta di distacco dalla società del suo proprietario.
L’istituzione no profit che svolge ricerche sulla produzione di Juliaan Lampens e ne conserva la memoria artistica ha scelto di preservare la funzione residenziale dell’edificio: anziché divenire un museo, la Van Wassenhove House si avvia quindi a divenire un luogo aperto a studiosi di varie discipline.
[Immagine in apertura: photo by Rik Vannevel per il Museum Dhont-Dhaenens, fonte Wallpaper.com]