Sempre più all’avanguardia e aperta agli influssi contemporanei, la moda ha assunto caratteristiche rivoluzionarie. Un libro ne racconta la storia, tra estetica mutante e suggestioni dell'immaginario post-human.
Eccentrica e sovversiva, talvolta le proposte che vengono dalle passerelle sembrano davvero provenire da un altro pianeta, mettendo in campo sperimentazioni impensabili fino a una manciata di anni fa. È questo il filo conduttore dell’originale volume Otherwordly, recentemente pubblicato da Gestalten.
Redatto da Theo-Mass Lexileictous e curato da Sven Ehmann e Robert Klanten, il libro presenta il lato del fashion davvero “ultraterreno”, dando spazio alle creazioni più dirompenti, la cui fonte d’ispirazione sembra provenire davvero da un’altra galassia. Ispirati dall’estetica post human e dalle incredibili potenzialità delle nuove tecnologie, gli stilisti contemporanei hanno ridefinito il concetto stesso di identità, agendo sulla silhouette umana.
Al confine tra soluzioni futuristiche e immaginario fetish, il volume raccoglie alcuni esempi di abiti e accessori progettati da giovani designer e stilisti affermati – tra cui Alexander McQueen, Martin Margiela, Lucy McRae, Peter Popps e Iris van Herpen – sottolineando anche l’inscindibile e prezioso legame che unisce la moda alla fotografia.