Un tris di mostre allestite sul territorio veneto riscopre gli splendori di un’antica civiltà cinese, ai tempi dello Stato di Chu. Per la prima volta in Europa, gli incredibili manufatti realizzati quasi tremila anni fa.
Grazie a un importante accordo fra l’Italia e la Cina, ben tre sedi museali dislocate nella regione veneta si apprestano ad accogliere la prima mostra europea sull’antica civiltà dello Stato di Chu, rafforzando un dialogo a distanza tra due territori dalla storia millenaria.
La collaborazione tra il Veneto e la Provincia cinese del Hubei farà approdare al Museo Nazionale Atestino di Este, al Museo Archeologico Nazionale di Adria e al Museo d’arte orientale di Venezia una inestimabile raccolta di reperti archeologici rinvenuti proprio nella provincia cinese coinvolta nell’iniziativa, che affiancheranno gli oggetti custoditi dai musei ospiti.
Dal 13 marzo al 25 settembre, Meraviglie dello Stato di Chu offrirà una panoramica sulle armi, le giade, i bronzi rituali, le lacche, gli strumenti musicali e il vasellame testimoni della potenza raggiunta dalla civiltà cinese tra il 700 e il 200 a. C. L’iniziativa darà poi luogo a una mostra allestita presso il Museo Provinciale del Hubei, che porterà in Oriente le testimonianze della storia veneta in epoca coeva.
[Immagine in apertura: Dun rituale in bronzo con motivi geometrici e gambe a forma di drago; ritrovato a Caipo, Xiangyang City, Hubei, nel 1976]