A Pisa, un’interessante mostra celebra un capitolo essenziale nelle vicende della settima arte nostrana: la storia degli Studi cinematografici Pisorno, sorti all’ombra della pineta di Tirrenia.
Non solo Cinecittà: l’industria cinematografica italiana ha potuto contare anche su un altro polo produttivo, attivo dagli anni Trenta fino ai primi Settanta. Un periodo durante il quale a Tirrenia, sul litorale pisano, convergevano numerose star del grande schermo; da Nazzari a De Sica, da Mastroianni a Sophia Loren.
Fino al 3 luglio, la mostra Tirrenia città del cinema. Pisorno/Cosmopolitan 1934-1969, allestita a Pisa, presso Palazzo Blu, ripercorre l’epopea degli Studi cinematografici Pisorno, chiamati così per sottolineare l’equidistanza da Pisa e Livorno.
Istituiti a Tirrenia nel 1934 dal drammaturgo Giovacchino Forzano per rilanciare una produzione italiana in crisi, gli studi sopravvissero alla guerra, nonostante le difficoltà finanziarie.
Rilevati dal produttore Carlo Ponti e rinominati Cosmopolitan, gli studi vissero un periodo di grande successo prima della chiusura definitiva negli anni Settanta.
La mostra pisana, attraverso immagini, musiche e costumi, ripercorre un’avventura lunga 35 anni, rimasta impressa nella storia del cinema italiano.