Dal 5 al 10 aprile torna Middle East Now, festival unico nel panorama nazionale, che racconta il Medio Oriente contemporaneo tra cinema, arte, degustazioni, musica e incontri di approfondimento.
Firenze ospita nei prossimi giorni la settima edizione del festival Middle East Now, con un programma davvero ricco di iniziative: 44 pellicole proiettate in anteprima, un omaggio alla regista turca Yeşim Ustaoğlu, due mostre, tre guest star – la cantante algerina Souad Massi, tra le celebri interpreti della musica araba contemporanea, il divo egiziano Khaled Abol Nagha, il cantante e performer Makan Ashgvari – e una promettente serie di incontri su questioni sociali di importanza cruciale.
Fino al 10 aprile, nelle consuete location del Cinema Odeon, Stensen e in altri luoghi del centro storico fiorentino, la manifestazione tratteggerà un diario collettivo sul Medio Oriente contemporaneo, quest’anno attorno al tema Live & Love Middle East.
Oltre i pregiudizi, gli stereotipi e gli eventi drammatici che riempono la cronaca quotidiana e i media, il festival racconterà storie intime e personali, personaggi, attualità di tanti paesi di una tormentata area del mondo.
Secondo la propria vocazione, infatti, Middle East Now riesce a riunione eccezionalmente, per la durata della manifestazione, nazioni come Afghanistan, Algeria, Bahrein, Egitto, Emirati, Giordania, Iran, Israele, Iraq, Kurdistan, Libano, Libia, Marocco, Palestina, Siria, Tunisia, Turchia e, per la prima volta, anche l’Arabia Saudita.
Tra gli appuntamenti di rilievo, l’omaggio alla regista turca Yeşim Ustaoğlu, artefice di un nuovo modo di fare cinema socialmente impegnato e attento a temi politici; a Firenze saranno proiettati Journey to the Sun, il primo film in Turchia ad affrontare la questione curda, Pandora’s Box e il suo ultimo lavoro Araf.
Attraverso il progetto speciale – residenza e mostra-installazione – My Lebanon, i direttori artistici di Middle East Now – Lisa Chiari e Roberto Ruta – presenteranno al pubblico della manifestazione l’universo colorato, ironico e sorprendente, della giovane illustratrice e designer libanese Nour Flayhan, classe 1991 (di cui proponiamo qui sopra un’opera).
Kamal Mouzawak, famoso chef e food activist libanese, condurrà un corso per imparare i segreti del perfetto Tabbouleh e di altri piatti forti della cucina casalinga del suo paese. Il format Il punto delle 19.30, infine, proporrà ogni giorno approfondimenti su temi caldi del Medio Oriente contemporaneo, con la presenza di esperti, saggisti e studiosi; il ciclo si concluderà domenica 10 aprile con Il talk della domenica, dal provocatorio titolo Se vuoi la pace, trova un accordo. O forse no?.
[Immagine in apertura tratta dal documentario Speed Sisters, photo Tanya Habjouqa]