Lo scorso 17 aprile è stato inaugurato a Corsier-sur-Vevey il primo museo totalmente dedicato al creatore di Charlot. Complice un suggestivo allestimento multimediale, Chaplin’s World racconta in modo nuovo l'uomo e l'artista, che proprio sulle sponde del lago di Ginevra ha vissuto i suoi ultimi anni.
Perché fondare in Svizzera un museo – il primo al mondo! – intitolato a Charlie Chaplin? È proprio sulle sponde del lago di Ginevra, per la precisione a Corsier-sur-Vevey, che il creatore del surreale Charlot ha trascorso i suoi ultimi anni, dal 1952 alla scomparsa avvenuta la notte di Natale del 1977.
Qui, la scorsa domenica 17 aprile, ha aperto al pubblico Chaplin’s World, centro culturale a metà strada tra il canonico museo e il parco tematico.
Non a caso, il percorso espositivo è suddiviso in due parti: quella specificatamente museale, costituita dalla residenza Manoir de Ban – l’edificio storico dove l’artista ha vissuto con la moglie Oona e i loro otto figli – è dedicata al Chaplin uomo e si compone di arredi originali e in parte ricostruiti, grazie all’essenziale contributo della famiglia; un’ala nuova – The Studio – racconta invece l’artista, attraverso una sala cinematografica da 150 posti e spettacolari scenografie, multimediali e interattive, che riproducono i set hollywoodiani dei suoi film più famosi.
L’allestimento, ad opera della torinese Bodino Engineering Srl, è stato ideato da François Confino, uno dei più apprezzati specialisti al mondo, già autore per esempio del percorso di visita del Museo Nazionale del Cinema di Torino.
[Immagine in apertura: photo credits Bodino Engineering Srl]