Il primo progetto di OMA a Dubai

4 Aprile 2016

studio OMA-rem koolhaas centro culturale multifunzione-Alserkal-Avenue-a-Dubai

Non solo grattacieli avveniristici, nella città che ha ricevuto da Milano il testimone per la prossima Esposizione Internazionale, in programma nel 2020. A Dubai, infatti, lo studio OMA – Office for Metropolitan Architecture, fondato dall’archistar olandese Rem Koolhaas, è stato scelto per il recupero di un complesso di quattro magazzini, nella ex area industriale di Al Quoz, da qualche tempo rinata come polo di aggregazione per l’arte, la moda e il design.

Selezionato per la capacità di elaborare “idee coraggiose e di sperimentare“, come ha dichiarato il fondatore di Alserkal Avenue, Abdelmonem Bin Eisa Alserkal, OMA è all’opera per dare vita entro l’inverno a uno spazio polifunzionale: sarà una casa per le arti, il cui programma culturale – grandi eventi pubblici, mostre d’arte, spettacoli e conferenze – cercherà di favorire un più stretto dialogo tra est e ovest del mondo.

In nome della flessibilità richiesta dalla committenza, lo studio ha ideato un impianto con pareti mobili con uno sviluppo di oltre 8 metri di altezza: in questo modo la struttura sarà in grado di adattarsi per ospitare configurazioni e layout diversi sulla base dell’evento, senza vincoli. I volumi esterni saranno trattati con una finitura in calcestruzzo spray-on, mentre le ampie aperture vetrate a scorrimento, presenti in facciata, attiveranno un dialogo tra spazi interni e il resto della città.