È stato ritrovato senza vita nella sua tenuta in Minnesota, l'indiscusso "principe" della musica pop negli anni Ottanta e Novanta. Ricoverato nei giorni scorsi per un'influenza da cui sembrava si stesse riprendendo, l'autore di 'Purple Rain' è scomparso all'età di appena 57 anni. Risale all'autunno del 2015 l'ultimo suo album, 'HITnRUN Phase Two': come il precedente, era stato pubblicato a sorpresa riscuotendo subito un successo mondiale.
È stata – e siamo certi lo sarà ancora – una delle voci più eclettiche e conosciute del panorama musicale americano e internazionale. A soli 57 anni, secondo quanto riportato dal sito TMZ, Prince è stato ritrovato senza vita nella sua dimora di Paisley Park, a Minneapolis, sua città natale.
Risale al 15 aprile la notizia di un malore che aveva colto il musicista a bordo del suo jet privato, cui hanno fatto seguito un atterraggio d’emergenza in Illinois e un ricovero in ospedale. Il giorno successivo l’artista era però apparso in pubblico rassicurando i fan sulle sue condizioni di salute. La notizia della sua morte colpisce duramente il mondo della musica, già provato dai recenti decessi di molti protagonisti del settore.
Conosciuto a tutte le latitudini per il suo incredibile timbro vocale e la passionalità della sua musica (anche nei testi, improntati a una vena poetica di genuino romanticismo), Prince – il cui nome completo era Prince Rogers Nelson – ha raggiunto la fama planetaria nel 1982 con l’album 1999 seguito, due anni più tardi, dal celeberrimo Purple Rain e l’omonimo film ad esso collegato. Nella musica come nel cinema, in quel 1984 Prince era riuscito a raggiungere contemporaneamente la prima posizione nelle classifiche dei singoli, degli album e dei film: prima di lui, c’erano riusciti solo i Beatles.
Vincitore di ben 7 Grammy Award e con 100 milioni di dischi venduti, Prince è diventato un vero e proprio riferimento per intere generazioni di musicisti, facendo il suo ingresso nella prestigiosa Rock and Roll Hall of Fame nel 2004.
È passato alla storia per aver creato – come nessuno prima di lui – una perfetta fusione di funky, rhytm’ n’ blues, electric boogie e rock. Nei suoi lavori si sentono espliciti riferimenti ad artisti della tradizione musicale nera quali James Brown, Sly & the Family Stone, Earth, Wind & Fire, George Clinton e Stevie Wonder, ma anche a musicisti rock come Jimi Hendrix e Frank Zappa, che Prince poteva permettersi di accostare anche a livello tecnico, essendo un polistrumentista capace di eccellere proprio alla chitarra.
[Immagine in apertura: Prince in concerto durante il XLI Super Bowl, giocato tra gli Indianapolis Colts e i Chicago Bears nel febbraio del 2007 al Dolphin Stadium, Miami Gardens, in Florida. Photo by Jed Jacobsohn/Getty Images]