2 Aprile 2016
Il Museo delle Culture mette in scena un interessante focus sul legame tra i creativi italiani emigrati in Brasile nel Novecento e il Paese ospite. Celebrando uno scambio dalle radici profonde.
È un dialogo serrato e affascinante, quello descritto dalla mostra in corso al Mudec di Milano fino al prossimo 21 luglio. Italiani sull’Oceano. Storie di artisti nel Brasile moderno e indigeno alla metà del ‘900 raccoglie le esperienze creative degli artisti nostrani emigrati in terra carioca ed entrati in contatto con le suggestioni locali.
Attorno alla metà del secolo scorso – tra il 1930 e il 1950 – Pietro Maria Bardi e Margherita Sarfatti, l’architetto Lina Bo Bardi e due artisti, Gastone Novelli e Roberto Sambonet, partirono alla volta del Brasile, trovando nei nuovi processi di evoluzione urbana e nelle soluzioni moderniste e concretiste inediti strumenti di lavoro.
La rassegna milanese mette in luce il valore delle relazioni artistiche italo-brasiliane nel corso del Novecento, dando testimonianza di alcuni percorsi umani e intellettuali legati alla storia dell’arte e delle culture. In parallelo, una serie di oggetti e immagini donati da Aldo Lo Curto e presenti nella collezione amazzonica del museo celebrano lo sconfinato patrimonio materiale e immateriale del Paese sudamericano.
[Immagine in apertura: Lina Bo Bardi, Largo Getulio Vargas, Rio de Janeiro, 20 ottobre 1946, 1946, acquerello e grafite su carta. São Paulo, Instituto Lina Bo e P.M. Bardi]