Con un laboratorio per bambini sugli origami e tre incontri su altrettante eccellenze della cultura nipponica, anche la magnifica casa-museo milanese in stile neo-rinascimentale celebra il Paese del Sol Levante.
Anche il Museo Bagatti Valsecchi di Milano – straordinaria casa-museo ristrutturata dai baroni Fausto e Giuseppe Bagatti Valsecchi in stile neo-rinascimentale e aperta al pubblico nel 1994 – aderisce alle celebrazioni dei 150 anni delle relazioni diplomatiche tra Italia e Giappone.
Per l’occasione il museo ha concepito il ciclo di tre incontri sul tema Arti applicate: percorsi giapponesi. Gli appuntamento in calendario – il 21 e il 28 aprile, con chiusura il 5 maggio – si concentrano ciascuno su specifiche eccellenze della cultura nipponica.
Si inizia con un viaggio di avvicinamento verso un’antica tecnica di tessitura giapponese, impiegata 400 anni fa nella realizzazione gli abiti dei samurai. Con Lo spirito nel segno della calligrafia giapponese, l’attenzione si sposta sul sorprendere universo della scrittura giapponese, con la presenza di esperti di calligrafia dell’area asiatica. Il kimono è il protagonista dell’ultimo incontro, che prevede anche una performance dal vivo per apprendere come indossarlo grazie alla guida di una maestra di vestizione.
Ai più piccoli è riservato un laboratorio sugli origami, durante il quale un’esperta proveniente dal paese del Sol Levante affiancherà i giovani apprendisti alla prese con una delle più antiche e poetiche arti del Giappone.
[Immagine in apertura: Piccolo teatro – Teatro Studio di Milano, foto Rossella Marangoni]