Dal mito della macchina all’utopia della reinvenzione del mondo: per il quarto appuntamento del ciclo 'L’arte in una stanza' la Fondazione Pasquinelli si concentra sul futurismo e su Giacomo Balla.
Istituita nel 2011 per onorare la memoria dell’imprenditore milanese Francesco Pasquinelli, la Fondazione Pasquinelli di Milano rinnova la tradizione avviata con il ciclo L’arte in una stanza con la mostra FuturBalla 1913 – 1918 , in programma dal 22 aprile al 1 giugno.
Attraverso tre opere di Giacomo Balla, una selezione di manifesti originali futuristi e alcune pubblicazioni risalenti agli inizi del Novecento, la rassegna curata da Antonello Negri restituisce il fervore esercitato dal movimento italiano nel panorama artistico europeo.
In occasione di FuturBalla – il titolo della mostra attinge al nome che nel 1913 lo stesso Balla scelse per se stesso – la Fondazione Pasquinelli ha promosso anche una serie di iniziative collaterali.
Il futurismo, e in particolare il fenomeno del collezionismo futurista, saranno infatti oggetto di due incontri; un ulteriore appuntamento avrà come ospite d’onore l’artista Ugo Nespolo, che in FuturNespolo racconterà al pubblico dell’influenza esercitata del futurismo sulla sua opera. In programma anche visite guidate, laboratori e il workshop Ballatrucco per bambini, scuole e famiglie.