Sono state amanti e mogli, muse e persino vittime di un sentimento troppo più grande di loro: le donne di Picasso vengono ricordate da Cristina Vatielli. In una serie fotografica che si è già guadagnata il riconoscimento internazionale.
Tra i fotografi italiani in concorso ai Sony World Photography Awards 2016, Cristina Vatielli si è aggiudicata il secondo piazzamento nella categoria Staged Photography, a indicare una serie di scatti “preparati” attraverso una messa in scena, più o meno complessa.
Nel caso dell’autrice romana, la serie Picasso’s Women è costituita da 7 fotografie, una per ciascuna delle donne amate da Pablo Picasso, che ne hanno influenzato tanto la vita sentimentale quanto l’hanno ispirato a livello artistico.
Se lui è passato alla storia come uno dei più grandi creativi del Ventesimo secolo, la stessa sorte non ha riservato grande fama alle sue donne: chi ricorda ancora i volti di Eva Gouel, Gaby Depeyre, Olga KhaKhlova, Marie-Therese Walter, Dora Maar, Francoise Gilot e Jacqueline Rocque?
Identità e storie che, salvo rare eccezioni (come il recente caso di Artists in Love, che ha dedicato una puntata proprio alla burrascosa relazione tra l’artista spagnolo e la surrealista Dora Maar), sono rimaste all’ombra del grande genio artistico. Amanti, muse e anche vittime del passionale Picasso, a causa del quale hanno spesso accusato esaurimenti nervosi, crisi di gelosia al limite dell’ossessione; fino ad arrivare in alcuni casi alla depressione o al suicidio.
Con sensibilità tipicamente femminile – o proprio femminista – Cristina Vatielli ha deciso così di dedicare a ciascun personaggio un’immagine, capace di evocarne la personalità… e quel che ne è rimasto, dopo il folgorante incontro con il creatore del Cubismo.
[Immagine in apertura: Cristina Vatielli, Francoise Gilot, dalla serie Picasso’s Women, 2016 © Cristina Vatielli, Italy, 2nd place, Staged, Professional, 2016 Sony World Photography Awards]