Si è spento uno dei maestri del teatro contemporaneo nostrano. Interprete d’eccezione, Giorgio Albertazzi ha dominato per decenni i palcoscenici nostrani e internazionali, alternando alla ribalta il piccolo schermo.
Un triste lutto si è abbattuto sul teatro italiano: Giorgio Albertazzi si è spento stamattina (28 maggio) all’età di 92 anni, complici le sue fragili condizioni di salute. A darne l’annuncio la famiglia e la moglie Pia de’ Tolomei, sposata all’attore dal 2007.
Vero e proprio maestro del palcoscenico, Albertazzi ha dedicato l’intera esistenza al teatro, affermandosi grazie a uno stile unico, che gli ha permesso di portare sotto i riflettori i grandi classici di sempre in maniera inedita e di forte impatto.
Memorabile nei ruoli shakespeariani, l’attore toscano ha saputo coniugare le luci della ribalta alle atmosfere del piccolo schermo, imponendosi come una delle prime star televisive.
Dal debutto come interprete del Troilo e Cressida nell’adattamento teatrale di Luchino Visconti, alle indimenticabili performance televisive negli sceneggiati tratti dalle opere del Bardo, di Ibsen e De Musset, dalle esperienze come regista per il cinema e la televisione alla presenza sui palcoscenici internazionali fino alla recente direzione del Teatro di Roma e alle illustri collaborazioni con Anna Proclemer, Gabriele Lavia e Dario Fo, la vita di Albertazzi non si è mai allontanata dalla scena.
Sempre capace di sorprendere e di entrare nei personaggi facendoli propri e mettendone in luce tutte le sfumature, anche le più oscure, Albertazzi ha calcato il palcoscenico fino all’ultimo, prestando, negli scorsi mesi, il volto, i gesti e la voce a un imperatore leggendario, protagonista delle Memorie di Adriano viste attraverso gli occhi di Marguerite Yourcenar. Un testamento spirituale di grande bellezza, in bilico tra potenza e amaro realismo.