Presentata nei giorni scorsi a Firenze, nella cornice di Festival Fabbrica Europa, una nuova piattaforma punta a ridurre le distanze tra pubblico e artisti. Favorendo le residenze nelle abitazioni private.
Avete un debole per l’arte contemporanea o, al contrario, una difficoltà a comprenderne le costanti evoluzioni? In entrambi i casi, Art sweet art potrebbe essere il progetto che fa al caso vostro. Da un’idea di Laura Caruso e Saverio Verini nasce una piattaforma, consultabile online, che facilita le residenze d’artista nelle case private. In che modo?
Aderire è semplice: collegandosi al sito ufficiale di Art sweet art, si possono conoscere i primi dodici giovani artisti che hanno scelto di partecipare al progetto. Una volta individuato l’autore che per stile o tecnica risulta più convincente e interessante, è possibile contattarlo, pianificare la tipologia di intervento per la propria abitazione e ospitarlo fino all’ultimazione dell’opera.
Obiettivo di Art sweet art – che in questa fase di avvio coinvolge una rete di 6 Comuni della Valtiberina come proprio incubatore, ma punta a una diffusione sull’intero territorio nazionale – è favorire la realizzazione di opere d’arte condivise e su misura, stimolando un’idea nuova di collezionismo, più inclusiva e partecipata.
La piattaforma, resa possibile grazie al sostegno di un’azienda leader nel settore della cosmetica, potrebbe porre le basi per la nascita di un museo diffuso sul territorio dedicato all’arte contemporanea.