La Fondazione parigina rinnova il suo interesse per l’arte contemporanea più spettacolare, affidando al celebre artista francese il compito di “vestire” temporaneamente la struttura architettonica. In un tripudio di forme e colori.
C’è grande attesa per la presentazione ufficiale dell’intervento di Daniel Buren sulla famosa architettura della Fondation Louis Vuitton di Parigi, progettata da Frank Gehry. L’11 maggio sarà infatti reso noto al mondo L’Observatoire de la lumière, l’installazione temporanea che rivestirà le iconiche “vele” dell’edificio.
Composte di 3600 pezzi di vetro, le dodici vele saranno ricoperte da un’incredibile gamma di filtri colorati, disposti alla medesima distanza l’uno dall’altro intervallando strisce bianche e nere perpendicolari al terreno. I tredici colori selezionati creeranno un mosaico di forme e riflessi destinati ad apparire e scomparire a seconda delle diverse ore del giorno e delle stagioni, modificando così anche gli effetti luminosi all’interno della Fondazione.
Nel solco di un dialogo serrato con l’architettura di Gehry, Buren conferma anche stavolta il proprio talento nella realizzazione di opere di grande impatto visivo. Strettamente legati al contesto, i suoi interventi rispondono agli input dello spazio e, come in questo caso, agiscono sulla percezione del pubblico, in un’ottica partecipativa.
Dal 2 al 4 giugno, inoltre, la Fondation Louis Vuitton ospiterà 3 times another Hut, tre nuove performance nell’ambito del BurenCirque, il progetto multidisciplinare ideato da Buren e Dan e Fabien Demuynck nei primi anni Duemila, invitando i nuovi talenti della creatività internazionale a interagire con le opere dell’artista francese.