Undici interpretazioni del concetto di studio, fornite da altrettanti artisti, vengono indagate in una mostra all'American Academy in Rome. Fino al prossimo 3 luglio.
Che cosa significa lavorare in studio oggi? Marcel Duchamp, Yuri Ancarani, Richard Barnes, Anna Betbeze, Suzanne Bocanegra, Petra Cortright, Theaster Gates, Philip Guston, Josephine Halvorson, Dawn Kasper e Bryony Robert sono gli undici nomi selezionati da Peter Benson Miller nell’ambito di Studio System, un progetto espositivo che abbraccia stili ed epoche diverse con l’obiettivo di comprendere i mutamenti avvenuti nel concetto stesso di studio d’artista.
A partire dalle pratiche concettuali e attraverso le esperienze di Marcel Duchamp e della Factory di Andy Warhol, nuove configurazioni hanno iniziato a farsi strada, portando al superamento del tradizionale concetto di studio; contro il quale, in seguito, gli artisti attivi tra gli anni Sessanta e Settanta hanno avanzato dubbi e critiche.
La mostra romana, l’ultima di questa stagione espositiva dell’American Academy in Rome, intende estendere la visione anche alle giovani leve dell’arte contemporanea, coinvolgendo nel percorso espositivo Richard Barnes, Anna Betbeze, Suzanne Bocanegra, Philip Guston, Bryony Roberts che sono o sono stati borsisti dell’istituzione fondata nel 1894 a sostegno dell’arte.
Dopo l’inaugurazione del 19 maggio, con un talk di Theaster Gates, Studio System resterà aperta fino al 3 luglio prossimo. Nel mentre, l’8 giugno gli studi degli artisti ospiti dell’American Academy in Rome resteranno aperti e visibili in concomitanza dell’iniziativa Open Studios.
[Immagine in apertura: Yuri Ancarani, Séance, 2014, dcp, sound 5.1, aspect ratio: 1.85, color 29’]