Nella città veneta, sta per prendere il via la mostra dedicata a uno dei pionieri nostrani dell’arte elettronica interattiva. Un’indagine sul rapporto fra arte, natura e tecnologia, attraverso la robotica.
Dal 6 maggio al 24 luglio, la Galleria Valmore di Vicenza farà da cornice alla mostra Ale Guzzetti – Sculture che osservano. Arte interattiva: dall’elettronica alla robotica, il focus monografico incentrato sull’artista originario della provincia di Varese e ritenuto uno dei protagonisti dell’arte relazionale.
Curata da Monica Bonollo, la rassegna offre un’esaustiva selezione di opere che rappresentano il trentennale percorso creativo di Guzzetti. Fin dagli anni Ottanta, l’artista ha fatto ricorso all’elettronica per realizzare installazioni capaci di interagire con lo spettatore attraverso il canale sonoro e visivo.
Dalle Sculture sonore agli acquarelli elettronici fino ai vetri parlanti e ai recenti Affective Robots – strutture in alluminio, plastica e circuiti elettronici in grado di scrutare l’ambiente e di dialogare con esso – Guzzetti utilizza da sempre la tecnologia come mezzo di interazione con il pubblico, chiamato a una partecipazione attiva.
[Immagine in apertura: Ale Guzzetti, Affective robots, Daniele da Volterra Michelangelo, 2014 © l’artista]