14 Maggio 2016
Il prestigioso MACBA della metropoli spagnola ospita un azzeccato focus sul legame tra l’arte contemporanea e uno dei movimenti musicali - e sociali - che hanno lasciato il segno nella nostra epoca.
Punk. Its traces in contemporary art è l’intrigante titolo della rassegna che, fino al prossimo 25 settembre, è allestita tra le sale del MACBA – Museu d’Art Contemporani de Barcelona, a cura di David G. Torres. Un’immersione alle radici di un rapporto non scontato, quello tra la poetica punk e le declinazioni creative più attuali.
In concomitanza con il 40esimo anniversario dell’esplosione di un fenomeno musicale e sociale che ha lasciato un segno indelebile nella cultura recente, la mostra spagnola riunisce oltre 100 opere realizzate da 60 artisti spagnoli e internazionali sulle tracce lasciate dal punk nel presente, individuando nell’arte contemporanea una delle sue sfere di influenza.
Imprescindibile punto di riferimento per numerose personalità del panorama creativo di allora e di oggi, il punk ha saputo dare voce a un coacervo di malumori e problematiche che minavano soprattutto il tessuto umano e sociale di Londra e New York, i due maggiori poli di diffusione del movimento tra il 1976 e il 1978. L’insoddisfazione, il nichilismo, la perdita di fiducia nel progresso, l’affermarsi di una decisa critica nei confronti dei simboli del potere economico e politico sono solo alcuni degli spunti alla base del punk, vissuti e declinati anche sul piano artistico.
L’esposizione catalana riprende, capovolgendola, l’analisi compiuta nel 1989 dal giornalista Greil Marcus nel suo volume Lipstick Traces, un viaggio alle origini del punk, tra Dadaismo e Situazionismo. Al contrario, la mostra al MACBA individua negli artisti contemporanei – da Tracey Emin a Raymond Pettibon, da Nan Goldin a Paul McCarthy, da Claire Fontaine a Chiara Fumai – i destinatari di una “lezione” rivoluzionaria, radicata nella sempre valida dialettica fra distruzione e creatività.
[Immagine in apertura: Brice Dellsperger, Body double 16, 2003, Video, courtesy Air de Paris, Parigi, e l’artista]