Mancano poche ore alla riapertura di una delle sedi museali più affascinanti del nord Italia, custode di una preziosa collezione di materiali archeologici di età romana, rinvenuti nel territorio veronese.
È una data da ricordare, quella del prossimo 28 maggio, quando Verona saluterà la riapertura del Museo Archeologico del Teatro Romano, reduce da un intervento di restauro che lo restituisce alla collettività in una veste più funzionale e ampliata.
L’edificio del Museo, corrispondente all’ex convento dei Gesuati, trova collocazione fin dal Quattrocento sul fianco del colle di San Pietro, a picco sopra il Teatro Romano; il sito antico risulta dunque collegato alla struttura museale, creando un legame visivo tra ciò che è esposto nel museo e il contesto esterno.
Custode di un patrimonio davvero prezioso, il museo veronese, inaugurato nel 1924, conserva materiali prevalentemente di età romana, rinvenuti a Verona e nel territorio circostante, oggetti inclusi in collezioni costituite dal Settecento in poi, e alcuni reperti legati alle decorazioni scultoree del Teatro Romano e dell’Arena, che dal 28 maggio potranno essere nuovamente ammirati dal pubblico.