Nell'edificio eretto su progetto di Filippo Brunelleschi sono ora esposte opere di Botticelli, Ghirlandaio, Piero di Cosimo, Neri di Bicci, Luca della Robbia e altri artisti toscani. Fino al termine del 2016, inoltre, saranno eccezionalmente visibili da vicino i 10 celebri putti di Andrea della Robbia, restaurati dall’Opificio delle Pietre Dure.
Affacciato su piazza Santissima Annunziata, tra il Museo Archeologico Nazionale e la Cattedrale di Santa Maria del Fiore, il Museo degli Innocenti di Firenze da pochi giorno è aperto al pubblico.
Finanziato dall’Istituto degli Innocenti – la più antica istituzione pubblica italiana dedita all’accoglienza, educazione e tutela dei minori, ancora attiva in questo ruolo a 600 anni dalla sua fondazione – e dalla Regione Toscana, il nuovo museo è il risultato di uno concorso di progettazione internazionale vinto da Ipostudio Architetti, con Carlo Terpolilli alla guida.
Il complesso intervento di restauro, riqualificazione e allestimento, condotto nel corso di un triennio, ha riguardato il celebre edificio realizzato su progetto di Filippo Brunelleschi, oggetto nel corso degli anni di interventi di varia natura.
Con un investimento di quasi 13 milioni di euro, il museo risulta articolato secondo tre filoni tematici – storia, architettura e arte – e raccoglie 80 opere d’arte che portano la firma di Sandro Botticelli, Domenico Ghirlandaio, Piero di Cosimo, Luca della Robbia, Bartolomeo di Giovanni, Giovanni del Biondo, Neri di Bicci e altri autori.
In sintonia con lo spirito dell’operazione e con la storia del luogo, una speciale attenzione viene riservata ai temi dell’infanzia e ai piccoli ospiti dell’Istituto: la storia di 60 tra i tantissimi minori accolti dall’Istituto, tra il 1445 e il 1875, viene narrata attraverso un suggestivo all’allestimento al piano terra. Ai bambini di oggi e di domani il museo si rivolge attraverso numerose attività, che saranno proposte con continuità durante tutto l’arco dell’anno.