Con 'LeveL: the fragile balance of utopia' l'Austria esordisce alla prima edizione della London Design Biennale 2016, in programma per il prossimo settembre. Una suggestiva installazione cinetica luminosa porterà la firma dei giovani progettisti del duo mischer'traxler studio.
A partire dal 7 settembre 2016, e per le tre settimane successive, Londra accoglierà una manifestazione senza precedenti nella sua storia. La prima edizione della London Design Biennale, il cui programma anticipa e in parte affianca quello del già consolidato London Design Festival, riunirà eccezionalmente nelle capitale inglese 40 Paesi provenienti da tutti i continenti: ciascuno presenterà una personale indagine sul tema Utopia by Design.
In attesa di conoscere i dettagli dei vari progetti – la partecipazione dell’Italia sarà curata dal Triennale Design Museum – l’Austria ha già diffuse le prime immagini e il concept del proprio progetto nazionale. Alla Somerset House di Londra, il Paese sarà rappresentato dal team di designer trentenni Katharina Mischer e Thomas Traxler, meglio conosciuti come lo studio mischer’traxler, con l’installazione cinetica luminosa dal titolo LeveL: the fragile balance of utopia.
Coordinata da Thomas Geisler, responsabile della Design Collection del MAK Vienna e organizzata dall’Austria Design Net, la presenza austriaca analizzerà le ambivalenze del concetto di “utopia”, inteso come insieme di tensioni individuali e sociali: un sistema per natura fragile che verrà fisicamente restituito attraverso una struttura dinamica, votata a conseguire il proprio bilanciamento. Una modalità questa che intende evocare il ruolo giocato dalle esigenze dei singoli e della collettività.
LeveL: the fragile balance of utopia occuperà una superficie di circa 40 metri quadrati. Il suo allestimento andrà a configurare un ambiente di elementi sospesi dall’alto, con i quali il pubblico interagirà in modo consapevole o inconsapevole: ad esempio, anche una corrente d’aria, dunque un fattore imprevedibile, permetterà ai delicati “ciondoli” dell’installazione di entrare in movimento. La condizione di perfetto equilibrio della struttura sarà resa in maniera esplicita attraverso il raggiungimento della massima luminosità possibile da parte dei singoli elementi costituenti.