Saranno 200 le opere di Escher protagoniste della grande mostra che le sale di Palazzo Reale di Milano accoglieranno dal 24 giugno al 22 gennaio 2017. Per un'immersione nel visionario microcosmo concepito dal celebre incisore, intellettuale e matematico scomparso nel 1972.
Dedicata al genio di Maurits Cornelis Escher, una grande mostra a Palazzo Reale ne delinea l’intera carriera professionale e artistica. Dopo le tappe di Roma, Bologna e Treviso, questa straordinaria figura creativa – incisore, intellettuale e matematico che con il proprio stile ha percorso e influenzato la grafica e l’arte del Novecento, con evidenti contributi fino ai giorni nostri – è ora al centro di un nuovo progetto espositivo, che si protrarrà a Milano per un intero semestre.
Promossa dal Comune di Milano – Cultura, prodotta e organizzata da Palazzo Reale di Milano, Arthemisia Group e 24 ORE Cultura -Gruppo 24 ORE, in collaborazione con la Escher Foundation e la curatela di Marco Bussagli e Federico Giudiceandrea, l’esposizione raccoglie insieme circa 200 opere – compresi i capolavori più enigmatici e affascinanti: da Mano con sferariflettente a Relatività(o Casa di scale) fino a Metamorfosi Belvedere.
Il percorso espositivo si snoda attraverso sei sezioni: La formazione: l’Italia e l’ispirazione Art Noveau; Dall’Alhambra alla tassellatura; Superfici riflettenti e struttura dello spazio; Metamorfosi; Paradossi geometrici: dal foglio allo spazio; Economia escheriana ed eschermania. La varietà di temi e periodi è il chiaro riflesso della volontà di restituire al visitatore la complessità del lavoro del singolare artista olandese.
Ad Escher si attribuisce la citazione “Lo stupore è il sale della terra.” Come dimostrano le sue sorprendenti opere – creazioni colte e sempre dense di ispirazioni e rimandi – la comune operazione di “osservazione del reale” rappresenta la base da cui procedere per rivedere i limiti dell’immaginazione umana.
I numeri, la geometria e la matematica sono gli strumenti in grado di offrire la chiave interpretativa dei suoi intriganti disegni, opere uniche nelle quali gli elementi comuni della realtà – molti dei quali attinti dall’architettura o dalla scienza -, divengono protagonisti di labirintiche interpretazioni. Le prospettive invertite o impossibili di Escher, così come le soluzioni inconciliabili, i mondi impossibili, le figure misteriose mettono alla prova le più diffuse certezze e in questo senso generano stupore. Ancora oggi, a più di 40 anni dalla sua scomparsa.
[Immagine in apertura: Maurits Cornelis Escher, Specchio magico, 1946, litografia, 279 x 445 mm, M.C. Escher Foundation]