L’utopico universo di Escher conquista Milano

22 Giugno 2016

Maurits Cornelis Escher, Specchio magico, 1946, litografia, 279 x 445 mm, M.C. Escher Foundation

Dedicata al genio di Maurits Cornelis Escher, una grande mostra a Palazzo Reale ne delinea l’intera carriera professionale e artistica. Dopo le tappe di Roma, Bologna e Treviso, questa straordinaria figura creativa – incisore, intellettuale e matematico che con il proprio stile ha percorso e influenzato la grafica e l’arte del Novecento, con evidenti contributi fino ai giorni nostri – è ora al centro di un nuovo progetto espositivo, che si protrarrà a Milano per un intero semestre.

Promossa dal Comune di Milano – Cultura,  prodotta e organizzata da Palazzo Reale di Milano, Arthemisia Group e 24 ORE Cultura -Gruppo 24 ORE, in collaborazione con la Escher Foundation e la curatela di Marco Bussagli e Federico Giudiceandrea, l’esposizione raccoglie insieme circa 200 opere – compresi i capolavori più enigmatici e affascinanti: da Mano con sferariflettente a Relatività(o Casa di scale) fino a Metamorfosi Belvedere. 
Il percorso espositivo si snoda attraverso sei sezioni: La formazione: l’Italia e l’ispirazione Art Noveau; Dall’Alhambra alla tassellatura; Superfici riflettenti e struttura dello spazio; Metamorfosi; Paradossi geometrici: dal foglio allo spazio; Economia escheriana ed eschermania. La varietà di temi e periodi è il chiaro riflesso della volontà di restituire al visitatore la complessità del lavoro del singolare artista olandese.

Ad Escher si attribuisce la citazione “Lo stupore è il sale della terra.” Come dimostrano le sue sorprendenti opere – creazioni colte e sempre dense di ispirazioni e rimandi – la comune operazione di “osservazione del reale” rappresenta la base da cui procedere per rivedere i limiti dell’immaginazione umana.
I numeri, la geometria e la matematica sono gli strumenti in grado di offrire la chiave interpretativa dei suoi intriganti disegni, opere uniche nelle quali gli elementi comuni della realtà – molti dei quali attinti dall’architettura o dalla scienza -, divengono protagonisti di labirintiche interpretazioni. Le prospettive invertite o impossibili di Escher, così come le soluzioni inconciliabili, i mondi impossibili, le figure misteriose mettono alla prova le più diffuse certezze e in questo senso generano stupore. Ancora oggi, a più di 40 anni dalla sua scomparsa.

[Immagine in apertura: Maurits Cornelis Escher, Specchio magico, 1946, litografia, 279 x 445 mm, M.C. Escher Foundation]