Con 'Splendida Minima. Piccole sculture preziose nelle collezioni medicee: dalla Tribuna di Francesco I al tesoro granducale', fino al 2 novembre 2016 a Firenze sono di scena i pregiati manufatti che raccontano la passione e il gusto per il collezionismo dei Medici.
Fino al 2 novembre 2016, la reggia fiorentina di Palazzo Pitti apre le sue preziose stanze per Splendida Minima. Piccole sculture preziose nelle collezioni medicee: dalla Tribuna di Francesco I al tesoro granducale, una mostra d’eccezione interamente dedicata ad una specifica categoria di manufatti d’arte.
Grandi nel pregio anche se di dimensioni contenute, le protagoniste dell’appuntamento espositivo fiorentino – curato da Valentina Conticelli, Riccardo Gennaioli e Fabrizio Paolucci – sono una serie di sculture a tutto tondo in pietre preziose, in buona parte risalenti all’epoca ellenistico romana.
Conservate nella collezione permanente del Tesoro dei Granduchi delle Gallerie degli Uffizi, queste raffinate creazioni trovarono il consenso della nobiltà colta del Seicento e del Settecento toscano. A partire da Francesco I de’ Medici, granduca di Toscana dal 1574 al 1587 – il cui desiderio di implementare la propria collezione lo stimolò nell’affidare a persone di fiducia la ricerca di marmi e pietre adatti alla creazione di busti a Roma – anche altri esponenti della dinastia medicea si avvicinarono con entusiasmo a questo specifico ambito.
Splendida Minima è una raccolta sorprendente che, come ha dichiarato Eike D. Schmidt, Direttore delle Gallerie degli Uffizi, “rivela – al pari di una lente metaforica – un universo di piccole magnificenze (…). Eppure, sfogliando il catalogo, non di rado l’occhio si arresta su un’immagine, che a prima vista sembra illustrare una scultura di dimensioni magnifiche, se non addirittura un colosso. Sono effetti ingannevoli: e perciò un ritratto imperiale che appare enorme – ma che in verità misura solo pochi centimetri – fa capire come il grandioso non debba essere necessariamente grande e come la monumentalità non sia sempre legata all’effettivo formato di un’opera.”
[Immagine in apertura: Manifattura italiana, Alessandro Magno e Olimpiade, fine del XVII – prima metà del XVIII secolo (ante 1753), sardonice bianca e bruna, Firenze, Museo Archeologico Nazionale]