La storia iconografica e culturale del Belpaese ha fatto breccia nella creatività dell’artista originario di Londra, ma vissuto in Ungheria e negli Stati Uniti. L'Italia ricorre così nella sua produzione, fatta di merletti e colore, in mostra alla Fondazione Mudima di Milano.
Da sempre fonte di ispirazione per intere generazioni di artisti, l’Italia non smette di esercitare il suo fascino sui protagonisti della creatività attuale. Ne è un esempio concreto Sam Havadtoy, il cui legame con la cultura figurativa e letteraria italiana emerge senza mediazione dalle sue opere.
Affascinato dalle atmosfere del Belpaese, al punto da definire l’Italia il suo paese d’adozione, Havadtoy ha fatto propri alcuni soggetti di derivazione decisamente nostrana, come le opere di Boccioni, Modigliani, Giorgio Morandi, ma anche alcune icone letterarie e collettive, come Pinocchio e la Fiat 500 d’epoca, integrandoli in una pratica artistica stratificata, che mescola la pittura alla scultura, l’uso del merletto alla scrittura.
Fino all’8 luglio, la Fondazione Mudima di Milano – già ospite della prima personale italiana di Havadtoy nel 2008 – fa da cornice a Only remember the future, l’esposizione monografica dedicata all’artista oggi di stanza in Europa e curata da Attila Nemes. Una raccolta di quaranta opere, tra dipinti e sculture, che ripercorre la recente produzione dell’artista e il suo legame con l’Italia.
[Immagine in apertura: Sam Havadtoy, Untitled, Mixed media, lace and acrylic paint on aluminum panel, 108 x 120 cm, 2014]