Dal 'radiofonografo stereofonico' Brionvega RR126 di Pier Giacomo e Achille Castiglioni ad opere d'arte di Jean-Michel Basquiat, Marcel Duchamp, Damien Hirst: sono 400 i pezzi della collezione privata di David Bowie che stanno per essere battuti all'asta da Sotheby's.
Cosa rivelano, dello scomparso David Bowie, i 400 pezzi della sua collezione privata di arte e design, il cui valore stimato si attesa intorno ai 10 milioni di sterline? Un’evoluzione del gusto del leggendario musicista e attore, icona assoluta di stile, in grado di anticipare tendenza e dettare il passo in tutti gli ambiti, in un’ottica di integrazione e compenetrazione tra i linguaggi e le forme di espressione.
In attesa delle aste – in programma a Londra, ad inizio novembre, da Sotheby’s – la collezione Bowie sarà presentata a Londra, Los Angeles, New York e Hong Kong, concedendo agli appassionati dell’istrionico artista, scomparso il 10 gennaio scorso, di avvicinarsi ad una sfera assolutamente intima della sua personalità.
Protagonista della mostra David Bowie is, che dal Victoria&Albert Museum fa ora tappa al MAMbo di Bologna, il Duca Bianco ha raccolto negli anni opere di arte moderna e contemporanea, realizzate tra gli altri da Henry Moore, Frank Auerbach, Damien Hirst, Marcel Duchamp e Jean-Michel Basquiat, indirizzandosi con interesse anche verso gli esiti della corrente surrealista e dell’arte africana contemporanea.
Sul fronte dell’arredamento, Bowie ha oltrepassato i confini della produzione anglosassone, come testimoniano le prime immagini svelate in anteprima da Sotheby’s: nella sua collezione private compaiono infatti anche i maestri del design italiano, come Ettore Sottsass con la libreria Casablanca e i fratelli Achille e Pier Giacomo Castiglioni presenti con il radiofonografo Brionvega.
Un portavoce del Bowie Estate ha dichiarato alla stampa che “Bowie ha sempre incoraggiato prestiti ed ha sempre voluto condividere le sue opere con altri. Anche se la famiglia sta tenendo alcuni pezzi di particolare significato, è tempo che anche altri abbiano l’opportunità di apprezzare e di acquisire gli oggetti che egli ha amato.”