Al via la sesta edizione della rassegna di poesia e musica “L’importanza di essere piccoli”, ospitata dal territorio appenninico. Tra castelli, pievi, boschi e borghi semi-abbandonati.
Nato nel 2011 da un’idea di Azzurra D’Agostino e Daria Balducelli dell’associazione SassiScritti, L’importanza di essere piccoli si differenzia dagli altri festival per la sua capacità di concentrare la propria attenzione su quei luoghi “marginali”, intesi non solo come periferie, ma come condizioni esistenziali fragili e minoritarie.
Luoghi potenzialmente carichi di una bellezza eversiva e innovatrice fanno da sfondo a una rassegna di poesia e musica, che trae la sua energia dalla tranquillità delle valli, delle pievi, dei castelli e dei borghi dell’Appennino tosco-emiliano.
Con queste premesse – dal 2 al 6 agosto – il festival ritorna per la sua sesta edizione, intrecciando le note musicali di cantautori come Gnut, Iacampo, Motta, Têtes de Bois, Erica Mou e i versi poetici di Nadia Augustoni, Giusi Quarenghi, Matteo Pelliti, Giovanni Nadiani, Alessandra Racca; il tutto, sullo sfondo di location incantate come le romantiche rovine del Castello di Sambuca Pistoiese e le case di Castelluccio di Porretta Terme, costruite con le pietre locali che sbucano dai boschi di castagni.
[Immagine in apertura: Castelluccio di Porretta Terme, L’importanza di essere piccoli – 2015 © Guido Mencari www.gmencari.com]