Bruno Bozzetto alla Mostra del Cinema di Venezia

28 Luglio 2016


La sua arte si è guadagnata un posto di tutto rispetto nel panorama del cinema di animazione internazionale, scrivendo un importante capitolo della storia della settima arte nostrana. A lui e alla sua incredibile energia creativa, che lo accompagna da oltre cinquant’anni, è dedicato Bozzetto non troppo, il nuovo lungometraggio del giovane regista Marco Bonfanti.

Prodotto da Zagora e Istituto Luce-Cinecittà, in collaborazione con Sky Arte HD, il film incentrato sull’eccezionale talento di Bruno Bozzetto sarà presentato alla 73. Mostra del Cinema di Venezia – che aprirà i battenti il prossimo 31 agosto – in concorso nella sezione Venezia Classici.

Autore di oltre 300 opere – tra film, corti, lavori per la televisione e il web – Bruno Bozzetto non smette di incantare i suoi tanti ammiratori con una tecnica disegnativa che ha fatto storia. Inventore, negli anni Sessanta, del celeberrimo Signor Rossi – emblema dell’italiano medio sullo sfondo di un boom economico dalle tante sfumature – Bozzetto è considerato un genio del cinema di animazione mondiale insieme ad altri grandi esponenti del genere come Hayao Miyazaki, John Lasseter, Nick Park e Matt Groening.

Bozzetto non troppo approfondisce le molte sfaccettature di una personalità riservata, varcando la soglia della sua abitazione e del suo studio. Il film di Bonfanti racconta il lavoro del grande disegnatore in presa diretta, seguendolo nei suoi spostamenti e nelle sue attività, incontrando la sua famiglia, i suoi collaboratori e i suoi amici. Senza dimenticare gli iconici personaggi e pellicole nati dalla sua immaginazione: da West and Soda, a Supervip e Minivip, da Mister Tao alle fantasie di Allegro non troppo e alle antropologie di Mister Otto.

Tra un giro di valzer, una partita a poker e una corsa sotto la pioggia, il maestro 79enne Bozzetto si presta al gioco fantasioso del giovane regista Bonfanti, alla scoperta del presente di un artista dove la semplicità dei gesti non è una comune quotidianità, ma la ricerca costante di un’idea, mescolando l’umorismo a uno sguardo sempre rivolto all’oggi.