L’artista statunitense Dan Hurlin ha scoperto l'esistenza di quattro spettacoli per burattini scritti da Fortunato Depero, mai messi in scena. Fino al luglio di quest'anno, almeno: i suoi pupazzi, originale rilettura di quelli furuisti, sono in scena fino al 17 luglio nella Grande Mela.
Combina la sensibilità futurista di Depero e la capacità interpretativa di Dan Hurlin lo spettacolo che raccoglie, in un unico copione, le quattro pièce per burattini scritte durante la prima guerra mondiale dall’eclettico artista originario del Trentino.
Dopo aver scoperto l’esistenza di questi testi teatrali, mai messi in scena, Hurlin – performer statunitense, classe 1955 non nuovo all’impiego dei pupazzi – , è volato a Rovereto e ha iniziato a studiare l’archivio Depero.
L’assenza di bozzetti deperiani direttamente riconducibili alle marionette dei quattro spettacoli lo ha spinto a impiegare il materiale esaminato come punto di partenza per una personale rilettura.
I protagonisti sono quindi i suoi pupazzi e in questi giorni stanno “calcando il palcoscenico” nell’ambito di Bard Summerscape, il programma culturale promosso dal Bard College di New York e dal The Fisher Center of Performing Arts che alterna opera, cinema, musica, danza e cabaret.
Dan Hurlin ha all’attivo importanti esperienze in Italia: dalla residenza presso l’American Academy in Rome, alla presentazione ad Ascoli Piceno del “documentario animato” sull’immortale figura di Mike Disfarmer – “il fotografo dell’Arkansas Rurale“: un lavoro concepito in collaborazione lo scrittore Giorgio Vasta e lo storico dell’arte Christian Caliandro.